giovedì 11 dicembre 2014

NOTTE D'ESTATE


Sono assorta nei miei pensieri...
Molto più di ieri...
Mi beo mentre ascolto la mia mente talvolta furente, talvolta fatiscente...
La notte sta per sopraggiungere repentina e sicura …
Non ho paura...
Ascolto i miei pensieri...
Sono come messaggeri...
Sono immobile ed immersa nella placida sera...
Sprofondo dolcemente nella tiepida acqua cristallina di un mare d'agosto...
placida e silente...
tranquilla e dormiente.


C.V.

mercoledì 10 dicembre 2014

BIZZARRIA MUSIPOETICA

Un lieve tocco di arpa...
Plinplin...
un lieve ticchettio di triangolo...
Tintin...
Un leggero rumoreggiare di piatto sospeso...
Scccchhhhhh....
Un arpeggio deciso della chitarra elettrica...
Blenblen...
Poi irrompe la batteria agitando le sue bacchette sui suoi tamburi...
Tamtam...
Un suono preciso e schioccante...
A sentirlo viene voglia di cantare, ballare e fischiettare ad un ritmo sempre più incalzante e crescente...
Ratatatamtamtam...
Il piatto sospeso scandisce le frasi musicali con sicurezza e decisione ad un ritmo cadenzato e
danzante...
Tumciatutumciatutumcia...
Il ritmo è poetico...
Il ritmo è musica...
E poi la voce solista che con i suoi gorgheggi da vita al brano, alla poesia, alla musica...
Lalalalalalalalalalalalallaaaaaaaa...
Sempre insieme...
Poi gli strumenti musicali uno ad uno sfilano davanti al palcoscenico della musica e della poesia...
I veri protagonisti:
plin-tin-sch-blen-pam-ratatam-tumcia-lala...
Un mix d'amore e passione...
Scale infinite ascendenti e discendenti:
...do-re-mi-fa-sol-la-si-do-do-si-la-sol-fa-mi-re-do...
Un getto armonico...
Un getto melodico...
Un getto di poesia:
Splaschhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Si chiude il sipario.

THE END


Chiara Valoti



PAROLE D'AMORE

Guardo i i tuoi occhi color nocciola ricchi di luce e profondi...
Li osservo intensamente e scorgo dentro di loro un mare calmo, turchino e cristallino...
Guardo le tue labbra rosee, morbide e delicate e scorgo un abisso di passione e di amore...
Sfioro la tua pelle liscia e vellutata e mi avvolgo in un caldo manto rosso come una rosa...
Guardo le tue mani lisce come la seta e scorgo dentro di loro gli infiniti sentieri del cuore...
Le vie dell'amore...
Le vie della passione...
Le vie della nostra vita insieme...
Per sempre.



Chiara Valoti

ISOLE AMICHE

Ciò che viene dall'anima libera...
Ciò che viene dall'anima salva...
Ciò che viene dall'anima può trasformare un incubo in un sogno...
Ciò che viene dall'anima tramuta una pietra in un cuore di carne...
Ciò che viene dall'anima travolge me stessa come un fiume in piena...
E mi porta via...
Chissà dove...
Ad un certo punto mi ritrovo distesa sotto un piacevole e raggiante sole estivo....
La sabbia calda e dorata della spiaggia avvolge tutto il mio corpo leggero e vibrante...
E mi sento calda...
E mi sento gioiosa...
E mi sento viva...
Qui distesa e pensante...
Qui,
leggiadra e radiante...
Qui,
nel mio mondo poetico bizzarro e danzante.




Chiara Valoti

lunedì 6 ottobre 2014

MUSICA

Quel sibilo lontano...
Ascolto i miei pensieri...
Di suoni lontani...
Di pace interiore...
Di musica passata e presente,
melodiosa e nostalgica...
Ascolto la mia mente...
Ascolto il mio cuore malinconico...
Di silenzi lontani e vicini,
vivi e toccanti...
Quel lieve suono di flauto dolce...
Ascolto la magia...
Di suoni soavi...
Di infinita pace...
Ascolto la passione dell'anima:
musica.

C.V.

mercoledì 3 settembre 2014

COME IL MARE

Cavalco le onde di un mare spumeggiante e turchino...
Sono sulla cresta dell'onda più alta...
Respiro un'aria salata e pura...
L'acqua salmastra mi accarezza la pelle baciata da un sole ridente e caldo...
Sono a bordo di una barca persa nell'azzurro di un mare immenso...
E la mia mente assapora i ricordi di un passato non ancora svanito...
Voglio solo sentirmi libera...
Come il mare...
Come i gabbiani che planano sulla superficie fresca dell'acqua...
Voglio solo essere me stessa...
Così imprevedibile: come il mare...
Così esagerata: come le onde gigantesche e schiumose...
Sono come il mare...
Voglio essere un naufrago salvato dagli spiriti buoni del mare...
Li odo: li seguo...
Sono le mie guide zelanti...
I rumori del mare parlano di libertà...
Di saggezza...
Di gioia di vivere...
Di pensieri nostalgici...
E come un capitano solitario e malinconico piloto la mia barca dei pensieri...
Così:
come il mare.


C.V.

BIANCO

Il vuoto è un silenzio sordo e roboante...
Il mio cuore è come quel silenzio...
La bolla di sapone in cui sono intrappolata non si rompe mai...
Come se fosse  fatta di un vetro infrangibile...
E ascolto il mio vuoto...
Esso è immerso in un nulla perenne...
Fa male essere soffocati dal nulla...
Manca l'aria...
Si respira a fatica...
E poi quella brezza pura che c'è nell'aria diviene tutto ad un tratto viziata ed inquinata...
La mia mente si annebbia al calar della sera...
E tutto tace...
E ascolto il mio vuoto...
E ascolto il mio nulla.


C.V.

martedì 15 aprile 2014

SOFFIO DI SPIRITO

Quei monti...
Quelle vette lontane...
Il mio pensiero corre alto lassù...
Dove l'aria è pura...
Dove i silenzi si ascoltano soavemente...
La quiete pervade il mio spirito...
La mia anima si rasserena immersa nel cielo terso di quelle cime...
La mia mente è pervasa di natura...
E tutto si tinge di sole...
E i prati verdeggianti mi sorridono...
Ascolto il mio respiro...
Ascolto i miei silenzi sereni e giocondi...
La tiepida brezza di primavera mi avvolge tutta...
Ascolto le cicale canterine...
Ascolto la natura che mi parla...
Ascolto le voci degli spiriti della montagna...
Le loro anime libere e bonarie le percepisco attraverso il vento...
Vivono lassù...
Su quelle alte vette...
I ricordi...
Le passioni trascorse...
Quei monti mi parlano...
Quei monti mi rivestono tutta di azzurro...
La loro poesia...
E' sublime...
E' soave....
E' eterna.



C.V.

lunedì 14 aprile 2014

PERDIZIONE

L'abisso è così profondo...
Mi ci ritrovo senza neppure accorgermi...
Sono circondata dai suoi angoli bui ed angusti...
Il fondale è così misterioso ed inesplorato...
Le sue correnti marine sono così fredde che mi fanno rabbrividire...
E' La mia mente: sono i miei pensieri...
Gli spiragli di luce sono rari e fiochi...
Sono laggiù: nel profondo abisso...
A volte alzo lo sguardo per vedere se riesco a vedere la superficie...
Non vedo nulla: è troppo buio là sotto e freddo...
E' la mia mente: sono i miei pensieri...
Anche le mie gambe non riescono a muoversi perché sono intrappolate da un groviglio di alghe verdastre imbriglianti ed appiccicose...
Sono laggiù:nel profondo abisso...
Tutto tace nel profondo nero...
Tutto si perde nei meandri di un oblio disorientante e nebuloso...
E' la mia mente: sono i miei pensieri...
Mi perdo nel nulla, nell'ignoto...
Sono confusa...
Sono impaurita...
Sono un tutt'uno con milioni di molecole d'acqua...
Sono un tutt'uno con la materia...
Sono perdizione...
Sono il vuoto.


C.V.

lunedì 31 marzo 2014

ALTALENA DI RICORDI

Mi lascio trasportare dal cuore...
Mi lascio trasportare da una scia di ricordi che percorre la mia mente assorta...
Sono come un fiume che scorre giù saltellante lungo la sua verdeggiante valle...
Ripercorro i ricordi di un felice tempo vissuto...
Sono come un'altalena issata ad un albero vicino ad un'elegante casupola di montagna...
Immagino di salire su quell'altalena e di muovermi a ritmo della leggera brezza di montagna...
Non  mi fermo mai: sono il vento...
Mentre ondeggio serena alzo il capo e scorgo un cielo terso e turchino sopra di me...
E contemplo i silenzi di quel luogo che mi trasmette una pace ed una tranquillità soavi...
Il sole è ancora alto nel cielo: riscalda il mio viso...
Dipingo il ritratto di quel ridente paesaggio di montagna...
La mia mente è come una tavolozza ricca di mille colori sgargianti...
Giallo, verde, arancione...
Un arcobaleno di natura...
Un arcobaleno di ricordi.

C.V.





PRIMAVERA DI BELLEZZA

Ho conosciuto la forza di quella montagna: i suoi soavi silenzi...
La sua brezza leggera e fresca mi accarezzava il viso mentre percorrevo serena i suoi verdeggianti sentieri...
Ho conosciuto la tranquillità e la pace di quella montagna ridente...
Ho conosciuto la purezza della sua aria lontana dal caos e dall'inquinamento cittadini...
I miei piedi procedevano sicuri e saldi verso la meta...
Respiravo aria di libertà...
Respiravo aria di puro piacere...
Il piacevole rumorio dei ruscelli giungeva talvolta ai miei orecchi...
I miei occhi vedevano le cascatelle saltellanti del fiume scorrere veloci e spumeggianti lungo la valle...
La mia mente era sgombra e serena...
Il mio corpo era libero di muoversi come un'ape che viaggia di fiore in fiore alla ricerca di un succulento nettare...
I miei pensieri erano sereni e veri...
Camminavo assorta pensando alle bellezze di quelle rare casupole dei boschi...
Camminavo assorta pensando alle bellezze degli alberi e dei prati verdeggianti pronti per una nuova primavera...
Ad una primavera gagliarda...
Ad una nuova vita.


C.V.

venerdì 28 marzo 2014

LIBERTA' DI, MA ANCHE RISPETTO PER

Non esiste la normalità: nulla è giusto o sbagliato in maniera categorica...Chi siamo noi per dire che ciò che pensa una persona sia sbagliato soltanto perché non corrisponde alle nostre idee?
Dire che l'essere umano è un po' folle non è del tutto sbagliato poiché la normalità in senso assoluto non esiste altrimenti saremmo come le macchine: la follia in giusta misura non è da denigrare.
Nessuno dovrebbe essere costretto a subire giudizi negativi da parte di altri solo perché si veste in un certo modo o ha uno stile tutto suo di agire, di pensare , di essere e di porsi verso mondo.
Chi legge questi miei pensieri è libero di avere delle idee diverse dalle mie che esprimo in queste righe: non condividere però non significa non rispettare.
Se vedo passare per strada un ragazzo con uno stile di abbigliamento che io non indosserei mai lo guardo, ma non lo giudico male poiché penso che ognuno si vesta come vuole.
Mi piace guardare il mondo uscendo da certi schemi mentali imbriglianti e rigidi: le regole esistono, bisogna rispettarle, ma mai estremizzarle sotto nessun punto di vista.
Se una persona è ricca, ma ha guadagnato i suoi soldi "rimboccandosi le maniche" non vedo perché non possa spendere il suo denaro come voglia: perché giudicarla male solo perché è ricca?
Se ad un ragazzo piace andare in discoteca non è detto che nella vita sia un fannullone od uno stolto: secondo me "mai fare di tutte le erbe un fascio".
Non amo ragionare per cliché: ritengo che mortifichino la libertà di pensiero e rendano schiave le persone di una falsa mentalità che non appartiene loro veramente.
Io penso che si viva una volta sola e che ognuno sia libero di vivere la sua vita come meglio crede, l'importante è che rispetti il prossimo anche se ha delle idee ed uno stile di vita diverso dal suo.
Io non penso che sia viziata una persona che si compra il Mercedes, ma secondo me invece è viziato uno che se lo compra con i soldi di altri senza avere fatto nessun tipo di fatica per guadagnarseli.
Non sono un tipo di persona che teme i giudizi degli altri: li temo soltanto quando vengono espressi in maniera arrogante ed aggressiva, poi apprezzo il dialogo ed il confronto nonostante le mie idee siano diverse rispetto a quelle di altri.
Il mondo è bello perché vario e soffocare le idee delle persone soltanto per il gusto di estremizzarle imponendone alcune piuttosto di altre mi sembra alquanto ridicolo e riduttivo.
Io non penso ad esempio che tutti gli imprenditori sfruttino i loro dipendenti e siano infidi nei loro confronti poiché secondo me ce ne sono anche  di molto in gamba che per arrivare a certi livelli hanno lavorato sodo con convinzione, impegno e passione; poi naturalmente ci saranno altri imprenditori che hanno "giocato sporco" e che non si meritano nulla.
Io sono convinta che prima di giudicare qualcuno o qualcosa si debba conoscere bene le persone che si hanno davanti e le diverse realtà in cui operano e sono inserite, poi una volta fatto allora si potrà giudicare, ma mai prima.

C.V.










giovedì 27 marzo 2014

LA SCINTILLA CHE HA ACCESO IL FUOCO DELL'EVOLUZIONE

Il termine "globalizzazione" fa pensare a molti aspetti sia positivi, sia negativi della società:
la tecnologia, il progresso nel settore terziario e via discorrendo.
Si assiste ormai da tempo ad un avanzamento e ad un'evoluzione dello stile di vita delle persone in tutti i suoi elementi: dunque ogni aspetto della vita è globale.
Il fenomeno della globalizzazione  ha dato il "la" al processo di immigrazione, nonché allo sviluppo della tecnologia in tutte le sue sfaccettature.
I popoli si sono ormai incontrati da parecchi anni a questa parte: etnie diverse hanno iniziato ad integrarsi in paesi esteri .
In Italia conviviamo ormai da diversi anni con persone provenienti da svariati paesi del mondo: questo processo inizialmente non deve essere stato semplice, ma poi con il passare del tempo è divenuto sempre meno spinoso.
Con il sopraggiungere del fenomeno della globalizzazione il benessere della gente è aumentato notevolmente: la grande carovana di persone che si sposta da un paese all'altro ha reso possibile la conoscenza di cose, mondi e popoli che fino a trent'anni fa non si era neppure consapevoli che esistessero. La mentalità delle persone è diventata più elastica, aperta verso la scoperta di cose nuove, mentre una volta si conosceva soltanto il proprio paese d'origine, il proprio lotto di terra e la propria lingua madre.
Questo fenomeno di massa e di grande portata ha condotto a molti vantaggi, ma racchiude anche al suo interno alcuni difetti, fra cui secondo me lo sradicamento, non ancora totale, ma abbastanza consistente delle tradizioni popolari che stanno sfumando sempre di più verso un'unico "modo di pensare".
La mescolanza di popoli, tradizioni e lingue ha creato un "calderone indefinito" di svariate ideologie che per certi versi si somigliano, ma che per altri sono molto diversi.
Non è facile dunque trovare una quadra adeguata in questo mondo reso appunto "globale" poiché mettere d'accordo molti popoli diversi e farli convivere fra loro con tutti gli aspetti che ne conseguono non è di certo un'operazione facile.
Sembra quasi che ormai i paesi del mondo stiano perdendo la loro identità, la loro storia: si stanno dunque spersonalizzando dal punto di vista delle proprie tradizioni ed origini.
C'è da sperare che questa perdita venga sostenuta e rinforzata da degli avanzamenti ideologici, sociali, politici e tecnologici propositivi, prosperi, sani e all'avanguardia con la speranza di un mondo migliore sotto tutti i punti di vista.

C.V. 

mercoledì 12 febbraio 2014

IN BILICO

Sono un'equilibrista barcollante: inesperta.
Mi reggo a stento sulle mie gambe: tremolanti.
Sono in bilico fra rabbia e gioia,
fra paura e coraggio,
fra presunzione ed umiltà,
fra timidezza e loquacità.
Mi sporgo a guardare ciò che sta sotto e distolgo subito lo sguardo intimorita.
La paura di non essere capace è forte.
Mi prende un groppo alla gola.
E' così che percorro il filo della mia vita:
Il mio spauracchio quotidiano.
Un grosso punto di domanda sul mio futuro: ?
Il filo si muove: ondeggia.
Sento che sto per cadere: non so se ce la farò.
Sotto di me c'è il nulla, l'ignoto, il mistero:
sono le paure della mia vita che si concretizzano nel mio essere.
Sono il tutto ed il niente,
sono il bicchiere mezzo pieno e quello mezzo vuoto,
sono l' odio ed il perdono.
Sono:
l'inesperta equilibrista.

C.V.


martedì 11 febbraio 2014

VERSI LIBERI

Mi butto in un' acqua cristallina...
Mi immergo in un mare di libertà...
Mi lascio andare alla deriva...
Non ho meta...
Sono una barca senza capitano...
La libertà di volare nel cielo e di nuotare come una sirena...
Sono un delfino...
Nuoto tra le nuvole del paradiso...
Il profumo del sale che mi accarezza la pelle...
E sono libera...
Ascolto una musica che evoca libertà e serenità...
La calma che mi trasmette il mare, il cielo e un ritmo tranquillo che seguo con passione...
Scrivo parole di getto con assoluta libertà...
Penso al mare, al caldo estivo, all'acqua cristallina nel mio cuore aperto alla musica...
E muovo la testa ad un ritmo tranquillo e rilassante...
Non c'è una meta, ma un senso di libertà e sicurezza donato dalla musica e dalla poesia...
L'acqua luccica accarezzata da un sole caldo e rosseggiante...
Vivo di loro...
Le sento mie...
Musica e poesia...
Mare e passione...
Amore e libertà...
E questa canzone...
La mia calma interiore...
Il mio essere in bilico tra libertà e costrizione...
Ora è la libertà a vincere sulla prigionia del cuore...
Questo ritmo ricco di passione...
Mi trasmette sicurezza e voglia di libertà...
Non finisce mai...
E' infinito...
Sarà eterno....
Come un brivido d'amore.



C.V.

lunedì 10 febbraio 2014

ALI SPEZZATE

Sono un corpo esanime...
Sono una lumaca che scorre lenta ed affaticata rischiando di essere schiacciata...
Sono una farfalla con un'ala spezzata...
Sono come il vento che non si vede e che per farsi sentire è costretto a sibilare...
Sono una vagabonda che cerca a stento di ritrovare la via smarrita...
Sono un deserto senza oasi...
L'arsura dei miei giorni mi attende ogni alba...
La mia debolezza si fa sentire al calar della notte...
I miei piedi si inciampano nel mio passo maldestro...
La pioggia pervade il mio cuore malinconico ed afflitto che attende una nuova primavera...
Gli orizzonti felici sono ancora lontani...
La meta ancora non s' intravede...
La mia voce alta e stridula si sente sempre di più...
Le mie urla irrompono nel bel mezzo della notte...
Vedo il buio...
Il freddo e la notte sono i miei compagni di viaggio...
La falena cattiva vuole infastidire il mio sonno...
Svolazza nei miei sogni rendendoli cupi e spaventosi...
Le mie notti insonni...
Le notti del mio cuore...
Sono io.


C.V.

LA CHIAVE DELL'ANIMA

La raccolta di pensieri scritti su questo mio blog rappresenta un po' la mia vita, il mio modo di essere, i miei momenti positivi e negativi di ogni giorno.
Durante le mie giornate ascolto sempre molta musica e scrivo parecchio.
Scrivere mi aiuta a sentirmi meglio quando non sto bene: è il mio mondo interiore fatto di sentimenti che nella vita reale non so esprimere in maniera equilibrata ed al meglio.
La mia carica quotidiana sono la scrittura e la musica: quando ascolto una canzone mi carico interiormente e riesco ad affrontare meglio ciò che devo fare dopo anche se non mi piace molto.
Se non avessi altro da fare passerei le mie giornate a scrivere, a cantare, a suonare e ad ascoltare musica.
Secondo me queste che ho appena descritto sopra dovrebbero essere le cose più importanti nella vita delle persone poiché le rendono felici e piene di vita: le aiutano ad esprimere al meglio i sentimenti che purtroppo oggi giorno tendono ad essere repressi e spesso sostituiti da cose materiali.
L'uomo è fatto di sentimenti non di pietra.

Tutto ciò che è duro come il marmo prima o poi è destinato a perire anche se sembra così forte ed indistruttibile, ma là dove giungono i sentimenti la pietra marmorea presto si spezzerà perchè le emozioni ed il cuore saranno sempre superiori ad essa” (C.V.)

Al giorno d'oggi siamo tutti un po' corrotti dall'efficienza che ci porta a comportarci come robot che non si devono mai rompere, che devono sempre produrre altrimenti vengono sostituiti come ferri vecchi da altri ancora più efficienti, ancora più sofisticati.
La musica e la poesia potrebbero essere la chiave risolutiva di questa problematica odierna diffusa e sempre più dilagante: un'autentica fonte da cui attingere per trasformare un cuore di pietra in uno fatto di carne e sangue.

Come una soave nota musicale si posa sul suo pentagramma, così una dolce parola che nasce dal cuore si posa su una pagina del grande libro della vita” (C.V.)

Questa citazione l'ho utilizzata per dire che la scrittura e la musica non possono mai essere estromesse dalla vita delle persone perchè senza di esse saremmo tutti dei robot creati “ad ok” per
distruggere l'interiorità e l'animo umani.


C.V.

ORME SULLA SABBIA

E così a volte accade che ti sovvengono alla mente ricordi del passato: non c'è una ragione precisa.
Sei seduto lì alla scrivania di camera tua senza fare nulla di particolare e ti capitano sotto gli occhi alcune foto di qualche anno fa: le guardi ed esclami “come ero diversa a quei tempi!”
E poi ti cade lo sguardo anche su quelle persone a cui hai sempre voluto un mondo di bene e alle quali ne vuoi ancora tutt'ora ed affermi: “ come erano diverse anche loro e come eravamo affiatati in queste foto dove ci abbracciavamo.”
A me una cosa simile è capitata uno di questi giorni: mi sono sentita viva e molto felice perchè guardando alcune foto in cui c'ero io con alcune persone a cui voglio molto bene mi sembrava di rivivere quei bei momenti trascorsi insieme.
Non è un male commuoversi ripensando a dei ricordi, anzi ci si sente meglio.
Una piccola lacrima ha attraversato la mia guancia sinistra: una lacrima di gioia, anche se un po' nostalgica.
Secondo me ogni tanto è bello rispolverare felici ricordi del passato: ciò ridona vitalità e sollievo in momenti in cui magari non accade più nulla di significativo da parecchio tempo.
Aiuta a sentirsi sereni ed in pace con sé stessi.
I ricordi riportano alla luce tutto ciò che magari a causa del tempo è andato dimenticato.
Purtroppo non sono molti i momenti in cui si ci si ferma a ricordare perchè si è sempre presi dal fare mille cose e non si ha mai molto tempo.
I ricordi non si possono eliminare del tutto ed anche se si tenta di farlo prima o poi affioreranno sempre nella nostra mente: sono come splendidi fiori che sbocciano sempre al sopraggiungere di ogni primavera.
Secondo me la vita è un insieme di ricordi e sarebbe da sciocchi soffocarli e dimenticarli.
I ricordi scandiscono la nostra esistenza: le danno vigore e sostanza.
Sono come un vivace fiume che scorre senza sosta e lascia dietro di sé una lunga scia di spuma bianca.
Sono come mille orme lasciate su una grande spiaggia una calda mattina di luglio.
Sono parole stampate sul libro della vita: lettere che formano parole, parole che compongono frasi e frasi che costruiscono discorsi.
A volte impercettibili, ma sempre presenti...
Ricordi.


C.V.

lunedì 3 febbraio 2014

SOGNI TRANQUILLI

Mi vedo in un sogno ogni giorno della mia vita...
Le nuvole soffici e candide accarezzano la mia mente...
Il cielo dei miei sogni è turchino, terso...
Una luce sfolgorante mi avvolge tutta...
E' una sensazione magnifica ed indescrivibile...
Il mio sogno è realtà...
Scaccio i cattivi pensieri con i sogni...
Le parole poetiche mi aiutano a sognare...
Seguo il loro insegnamento...
Seguo la loro scia...
Sono la mia saggia guida...
Sono la mia forza interiore...
Non riesco a pensare ad una vita fatta soltanto di mera realtà...
Sono felice quando scrivo...
Le parole sono la fonte da cui scaturiscono i miei sogni...
Sognare per me è tutto...
Niente e nessuno può impedirmi di sognare...
I sogni non tradiscono mai...
I sogni non ti voltano mai le spalle...
I sogni ti aiutano a sperare in un mondo migliore, in una vita migliore...
I sogni elevano il tuo cuore e la tua mente...
Chi se ne importa se non sei più un bambino...
Chi se ne importa se gli altri non sognano più...
Basti tu per farlo e se  credi ancora ai sogni puoi sentirti meglio anche quando stai male...
Io lo faccio e sono felice...
E penso a come ero da bambina...
In fondo non era poi così male...
E provo ancora ad esserlo...
Essere adulti non significa abbandonare i sogni che si facevano da bambini...
Si tratta soltanto di recuperali e rivalorizzarli...
E quando a volte quel bambino di un tempo ritorna a bussare alla porta del tuo cuore
non respingerlo, ma accoglilo con gioia.
Ero piccola e sono cresciuta,
sono grande , ma ancora un po' bambina:
In ciò che è grande c'è sempre qualcosa di piccolo ed in ciò che è piccolo c'è anche qualcosa di grande.

C.V.





venerdì 31 gennaio 2014

GRAMIGNA O ALBERO DA FRUTTO?

A volte si dice che le persone folli siano stupide.
Non sono d'accordo con questa affermazione poiché penso che la follia faccia parte del genere umano.
In che senso?
Bé, pensiamo ad esempio ad alcuni personaggi storici famosi: il grande musicista W. A. Mozart, il ben noto Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, L. v. Beethoven, la poetessa contemporanea Alda Merini e molti altri.
Ognuno di questi personaggi aveva delle caratteristiche ben precise: Mozart per esempio aveva un carattere intrattabile e mangiava i suoi escrementi, il Caravaggio aveva dei problemi di devianza e nei rapporti sociali, Beethoven era sordo e con un carattere molto difficile, infine Merini era schizofrenica ed è stata in manicomio per lunghi anni.
Che tipo di folli sono questi personaggi?
Si tratta di follia costruttiva o distruttiva?
Queste persone erano tutte originali nel loro modo di essere, folli nei comportamenti, particolari e problematici a rapportarsi con il mondo che li circondava.
In realtà, se si va ad analizzare a fondo queste personalità, si può affermare che la loro follia era paragonabile alla genialità poiché grazie alla prima riuscivano a far scaturire la seconda.
Se probabilmente questi personaggi fossero state delle persone nella norma come tutti, probabilmente non sarebbero nemmeno passate alla storia per ciò che di straordinario hanno fatto.
In questo caso si parla di follia costruttiva e non di quella distruttiva.
Per essere geniali bisogna sempre essere un po' folli, altrimenti dalla normalità emerge soltanto semplice banalità e quindi nulla di originale.
In definitiva non si può cancellare la follia umana e fingere che non esista: bisognerebbe soltanto cambiare prospettiva e vederla in un'ottica più positiva.
Essere folli non è una malattia mentale o un peccato mortale, ma soltanto un modo per essere geniali.
Per me la follia di natura costruttiva porta sempre a qualcosa di buono come nel caso dei personaggi famosi che ho menzionato sopra.
In fondo che male c'è ad essere un po' folli?
Per finire riporto qui di seguito alcune frasi uscite dalla bocca del grande Mozart:





...Riflettiamoci...



C.V.

UNA GRANDE SCOPERTA

E' difficile capire i meccanismi della mente umana: essa è complessa e talvolta i suoi processi sono inspiegabili.
La razionalità ha confini: non riesce ad arrivare verso l'infinito, l'ignoto ed il fantastico.
Quando agiamo e compiamo delle azioni, siamo limitati poiché prima o poi ciò sarà sempre destinato a finire.
Ogni avvenimento reale che segue questo processo si può dunque definire razionale.
Quando invece pensiamo, sogniamo e fantastichiamo la nostra mente compie dei meccanismi irrazionali.
In questo frangente si potrebbe citare il grande psicanalista Sigmund Freud con la sua teoria dell'inconscio.
L'importanza dei sogni per questo studioso ha una sua ragion d'essere nel fatto che l'uomo sia incapace di fuggire da alcuni impulsi che la ragione umana non riesce a captare: infatti questo meccanismo rientra nella sfera irrazionale.
Il pensiero Freudiano prende anche le distanze dall'antica idea positivista che vedeva l'essere umano soltanto come un soggetto pensante e razionale; inoltre si discosta molto anche dal filone naturalista parente stretto del positivismo.
Al noto psicanalista va il merito di aver elaborato una teoria analitica dei sogni i quali si formerebbero, secondo lui, occultando i contenuti inconsci permettendo a questi ultimi, così mascherati, di giungere alla coscienza.
Secondo me Freud ha dato una grande scossa alle teorie imbriglianti dei secoli antecedenti al 1900 poiché è riuscito a capire che la mente umana non è una macchina, ma come la vorrei definire io: “un pozzo di mistero”.
Questo padre della psicanalisi è stato influenzato anche dalla corrente artistica del Surrealismo e a proposito di esso Freud pronunciò le seguenti parole:

« Finora, ero portato a considerare completamente insensati i surrealisti, che pare mi avessero adottato quale santo patrono. Questo giovane spagnolo con i suoi occhi candidi e fanatici e la sua innegabile padronanza tecnica mi ha fatto cambiare idea. »

Da queste righe si può dedurre che Freud inizialmente non vedeva di buon occhio gli artisti surrealisti, poi invece durante un colloquio con uno di loro ( lo spagnolo Stefan Zweig) cambiò idea.

C.V.


giovedì 30 gennaio 2014

IL PANE DELLA MENTE

Cosa c'è di più bello del valore della scrittura?
Scrivere da senso ad ogni cosa.
Scrivere riempie di gioia.
Scrivere aiuta ad aprire la mente verso nuovi orizzonti: verso nuove idee.
L'uomo ha bisogno di nutrirsi di cultura, altrimenti rimane a livello degli animali i quali pensano soltanto a mangiare per sopravvivere.
E' il pensiero la chiave che apre la mente dell'uomo: lo rende degno di questo nome.
Quanti grandi scrittori si sono succeduti nella storia: grandi pensatori.
Anche a me un giorno piacerebbe diventare una scrittrice: è il mio sogno nel cassetto.
Anche a mia madre è sempre piaciuto scrivere: a scuola era brava nelle materie letterarie proprio come me.
Secondo me la scrittura è una passione ed anche un dono.
La scrittura consente a tutti di esprimere ciò che si prova: sentimenti, emozioni, passioni ed idee.
La scrittura è sinonimo di libertà: scrivo e mi sento libera, mi sento me stessa.
I grandi scrittori della storia sono sempre stati tutti ottime persone: ognuno a modo proprio, ma tutta gente aperta al mondo, all'uomo ed al magico universo delle idee.
La scrittura è un'arte e come tutti le arti eleva l'uomo al di sopra di ogni cosa.
La scrittura va a braccetto con la cultura: sono strettamente collegate fra loro.
Quale universo!
Quale mondo aperto a ogni persona!
Scrittura e cultura sono accessibili a tutti: chiunque se lo vuole può apprenderle.
Peccato che al giorno d'oggi si è persa l'abitudine di scrivere a mano: la peculiarità della grafia è molto importante, nonché elegante.
Un tempo si imparava a scrivere senza computer e si apprendeva decisamente meglio.
L'importanza del carattere in corsivo oggi si sta perdendo parecchio: nelle scuole purtroppo non viene sempre valorizzato a sufficienza.
Anziché iniziare ad insegnare lo stampato, bisognerebbe dare priorità al corsivo, in modo tale che quando i ragazzi cominceranno a frequentare la scuola secondaria ne avranno già piena padronanza e non si troveranno in difficoltà nei temi.
Non è necessario essere dei “professoroni” per far appassionare i ragazzi alla scrittura.
Gli ingredienti fondamentali sono: passione, l'ascolto, il dialogo e la tenacia.
Non bisogna mai imporre nulla con la durezza, soprattutto nell'apprendimento della scrittura che dovrebbe essere insegnata utilizzando gli ingredienti sopra citati.
Pochi elementi, ma indispensabili.
Se si segue questo metodo il bagaglio culturale sarà sempre pieno e mai vuoto.
E' meglio sapere poche cose, ma apprese con passione e tenacia, piuttosto che sapere tutto in modo distaccato e tiepido.


C.V.

DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

Sembra quasi che ormai la nostra vita quotidiana sia divenuta un protocollo da seguire: un programma da rispettare in maniera rigorosa.
Il tempo per fermarsi a pensare, a riflettere, a dialogare con gli altri, a condividere le proprie esperienze di vita si è ridotto all'osso: si parla appunto di “ritagli di tempo”, una famosa espressione spesso menzionata da molti.
La mole di cose da fare è consistente e non si fa attendere troppo.
Non esiste più il cortile di una volta dove i bambini e le famiglie si riunivano quotidianamente per giocare insieme e discutere fra adulti, dove passavano parecchio del loro tempo libero.
Tutto ciò è ormai un lontano ricordo e pochissimi portano ancora avanti questa sana tradizione.
A che cosa è dovuto questo radicale cambiamento di stile di vita?
Le cause relative a questo fenomeno sono molteplici e differenti le une dalle altre.
Il tenore di vita è aumentato molto rispetto a una volta, soprattutto in quest'ultimo decennio.
La gente non deve più rammendare i propri capi di abbigliamento, ma quando si logorano li sostituisce con altri nuovi di zecca.
Oggi giorno hanno tutti telefoni cellulari sofisticati e super tecnologici, vestiti costosi di marca, computer all'ultimo grido, automobili di lusso e molto altro ancora.
Tutto ciò si può riassumere in un' unica parola: “benessere”.
Insomma, tutti questi aspetti sembrerebbero positivi poiché hanno contribuito a migliorare negli anni lo stile di vita delle persone.
Quali sono i pro i contro di questo fenomeno?
Bé, c'è da dire che le comodità fanno stare meglio tutti sotto ogni punto di vista: ad esempio si fa prima a viaggiare in auto rispetto che in bicicletta o a piedi, oppure si guadagna tempo a comprare confezioni di pasta già pronte rispetto al fatto di dover preparare a mano il composto nella propria cucina.
Gli aspetti negativi invece possono essere ricondotti alla complessità di questo genere di stile di vita improntato sul benessere e sulla comodità.
In che senso complessità?
Si può dire che le persone essendo troppo prese dal fare parecchie cose tutte insieme non curano più gli aspetti relazionale e di condivisione con gli altri.
A complicarsi sono dunque i rapporti interpersonali che stanno divenendo sempre più scarni e sporadici.
Ragazzi, ma anche adulti che passano gran parte delle loro giornate ad utilizzare telefonini, a stare davanti al computer o al televisore, non trascorrono più il loro tempo insieme ai loro coetanei, non si confrontano con loro e non condividono con altri le proprie esperienze.
Siamo di fronte ad un problema di incomunicabilità diffusa e sempre più in aumento.
Quali soluzioni adottare?
Esiste un modo per conciliare il benessere favorendo contemporaneamente i rapporti interpersonali?
...Riflettiamoci...


C.V.

lunedì 27 gennaio 2014

LA FELICITÀ

Che cos'è la vera felicità?
Me lo chiedo spesso...
Non riesco mai a trovare delle risposte precise...
Elaboro molte ipotesi nella mia mente, ma tutte diverse fra loro ed a volte contraddittorie...
Forse si è davvero felici quando si riesce a conquistare la felicità: quando la si raggiunge con il sudore della fronte...
Si, deve essere per forza così...
Io penso che la vita ponga dinnanzi a noi molti ostacoli per raggiungere la vera felicità...
Secondo me l'essere umano non nasce già felice, ma lo deve diventare negli anni con l'esperienza...
C'è chi è molto bravo a raggiungere la felicità, c'è chi lo è di meno...
Non è facile essere veramente felici nella vita: bisogna essere coraggiosi per essere dei veri portatori di felicità...
Io non penso di essere brava in questo processo...A volte mi sforzo, ma non sempre riesco ad essere davvero felice come vorrei...
Questo perchè non mi impegno a sufficienza...
L'essere umano conserva dentro di sé molti stati d'animo tutti diversi fra di loro...
Certo, non si può essere sempre felici, ma nemmeno sempre tristi o arrabbiati...
Siamo fatti così: interiormente molto complessi...
Alcune persone le si vede sorridere sempre: ma sono davvero felici?
Magari si, oppure preferiscono nascondere il loro disagio sorridendo...
Alcuni dicono che nella vita per essere felici bisogna sorridere sempre: per quale motivo?
Se uno è davvero felice non deve sforzarsi per sorridere perchè gli viene spontaneo...
Se invece uno non è veramente felice deve faticare per fingere di esserlo: a quale scopo?
Prima o poi la sua infelicità verrà a galla poiché non si può sempre fingere di essere felici: in questo modo si finirà con l'esplodere interiormente e si starà ancora più male...
Io sono persona che non riesce a fingere di essere felice quando non lo sono e mi domando come facciano altre persone a fingere di esserlo...
Rimango dell'idea che la felicità sia una grande conquista...
Una meta: un traguardo...
Bisogna iniziare ad essere infelici poiché se una persona inizia da subito a fingere di essere felice non riuscirà mai a raggiungere la vera meta della felicità...
Piuttosto è meglio che manifesti la sua infelicità e poi man mano inizi ad intraprendere il processo per raggiungere la felicità...
Certo non è né facile, né veloce, però alla fine si giungerà al vero traguardo...
Mai nascondere i propri sentimenti, anche se sono negativi...
Secondo me è così poiché non riesco mai fingere di essere quella che non sono: non sono in grado di fingere di essere felice se non lo sono...
Sicuramente non sarò riuscita a rispondere all'interrogativo iniziale, ma penso di averci provato.



C.V.

lunedì 13 gennaio 2014

LINFA POETICA

Secondo me persone che scrivono poesie non sono più sensibili e migliori di altre, ma semplicemente amano esprimere i loro sentimenti mediante il linguaggio poetico.
Il poeta non è colui che scrive soltanto belle parole, ma quello che sente determinate sensazioni dal profondo del suo cuore e le esplica così come gli vengono in maniera spontanea e sobria.
La poesia è prima di qualsiasi altra cosa sentimento ed espressione pura dell'Essere inteso come interiorità umana.
In fondo tutti noi uomini e donne siamo dei poeti perchè manifestiamo il nostro modo di essere in mille modi differenti ed in base alla nostra soggettività.
Io sono una persona che ama scrivere: mi è sempre piaciuto fin da quando ero al liceo.
Secondo me poesia e musica sono due arti strettamente collegate fra di loro poiché sono espressione, ambedue in maniere differenti, dei sentimenti tipici dell'Essere Umano in quanto tale.
La musica non è inferiore alla poesia e viceversa: esse infatti vanno a braccetto e si completano a vicenda.
Musica e poesia danno senso e calore all'essere umano: sono la sua linfa vitale.
Ci sono persone, come me, che a parlare ed a socializzare con gli altri non sono brave poiché sono impacciate e timide, ma se si mettono a scrivere o a suonare qualche strumento musicale sanno dare il massimo di loro stesse.
La mia “parola” è la scrittura: esprimo il mio carattere mediante la scrittura e secondo me non è poi così male, anzi è stupendo.
In passato ci sono stati grandissimi poeti e scrittori che purtroppo al giorno d'oggi sono passati di moda e nel dimenticatoio, ma che secondo me rimarranno sempre dei colossi dell'arte poetica.
Purtroppo oggi sono in voga soltanto lo sport inteso come competitività estrema a tutti costi, il mondo della televisione e dei mass media: la gente è presa soltanto dalla mania di un corpo perfetto, dal fare di continuo qualsiasi cosa pur di non fermarsi mai un attimo a meditare e a riflettere sulle cose e sui fatti che ci circondano, dall'apparire sempre giovane, magra e bella.
Secondo me tutto questo è soltanto inutile ed insignificante.
Al giorno d'oggi bisognerebbe recuperare invece l'ascolto reciproco fra le persone, il dialogo, la condivisione: infatti la poesia scaturisce prima di tutto e soprattutto da questi piccoli, ma importanti aspetti.



C.V.

venerdì 10 gennaio 2014

IL MIO PENSIERO POETICO

Nel mio pensiero poetico do molta importanza ai sogni, al mondo della fantasia, al mistero.
Secondo me il poeta è colui che trova nella poesia una forma di “valvola di sfogo” verso la realtà che invece è complessa, densa di preoccupazioni e problemi.
Dunque la poesia, contrapponendosi alla mera realtà quotidiana, vuole dare un senso a quest'ultima trasportandola sul piano del “sogno” inteso come speranza e liberazione verso la felicità interiore dell'anima.
Il poeta, parla di sé, della sua vita, delle sue vicissitudini, citando prima la mera realtà quotidiana che lo rende carico di crucci e di problemi, poi giunge al piano che io ho denominato “meta-liberatorio”, intendendo con questo termine una dimensione superiore che è tipica di un'anima libera, serena e soave.
Questa passione per la poesia è nata dentro di me quando ero al liceo e poi piano piano si è sviluppata negli anni fino ad oggi.
Secondo me scrivere poesie non è una dote molto comune ai giorni nostri poiché la gente moderna è troppo presa dal fare cose su cose e spesso non si frema molto a riflettere sulla bellezza e l'importanza dei sogni, della fantasia e del mistero.
Gli unici che ancora lo fanno sono i bambini, però piuttosto piccoli, che sanno parlare con gli occhi e con il cuore.
Per me le parole danno corpo e sostanza alla Poesia che a sua volta giunge dal profondo dell'animo umano.
L'uomo odierno dovrebbe recuperare l'importanza dell'arte poetica e ricominciare a coltivarla in maniera assidua e costante.
Purtroppo in questi ultimi anni le persone sono diventate molto materialiste e calcolatrici dimenticandosi dell'importanza dell'interiorità e della riflessione: queste ultime conducono, se coltivate in maniera frequente e costante, all'esaltazione della poesia in tutte le sue forme e caratteristiche più varie.
La Poesia rende le persone migliori perché le conduce verso il dialogo e la condivisione che purtroppo al giorno d'oggi si stanno sempre più perdendo nei meandri dell'oblio umano, lasciando ahimè il posto all'individualismo e all'egoismo.

Chiara V.