Sembra
quasi che ormai la nostra vita quotidiana sia divenuta un protocollo
da seguire: un programma da rispettare in maniera rigorosa.
Il
tempo per fermarsi a pensare, a riflettere, a dialogare con gli
altri, a condividere le proprie esperienze di vita si è ridotto
all'osso: si parla appunto di “ritagli di tempo”, una famosa
espressione spesso menzionata da molti.
La
mole di cose da fare è consistente e non si fa attendere troppo.
Non
esiste più il cortile di una volta dove i bambini e le famiglie si
riunivano quotidianamente per giocare insieme e discutere fra adulti,
dove passavano parecchio del loro tempo libero.
Tutto
ciò è ormai un lontano ricordo e pochissimi portano ancora avanti
questa sana tradizione.
A
che cosa è dovuto questo radicale cambiamento di stile di vita?
Le
cause relative a questo fenomeno sono molteplici e differenti le une
dalle altre.
Il
tenore di vita è aumentato molto rispetto a una volta, soprattutto
in quest'ultimo decennio.
La
gente non deve più rammendare i propri capi di abbigliamento, ma
quando si logorano li sostituisce con altri nuovi di zecca.
Oggi
giorno hanno tutti telefoni cellulari sofisticati e super
tecnologici, vestiti costosi di marca, computer all'ultimo grido,
automobili di lusso e molto altro ancora.
Tutto
ciò si può riassumere in un' unica parola: “benessere”.
Insomma,
tutti questi aspetti sembrerebbero positivi poiché hanno contribuito
a migliorare negli anni lo stile di vita delle persone.
Quali
sono i pro i contro di questo fenomeno?
Bé,
c'è da dire che le comodità fanno stare meglio tutti sotto ogni
punto di vista: ad esempio si fa prima a viaggiare in auto rispetto
che in bicicletta o a piedi, oppure si guadagna tempo a comprare
confezioni di pasta già pronte rispetto al fatto di dover preparare
a mano il composto nella propria cucina.
Gli
aspetti negativi invece possono essere ricondotti alla complessità
di questo genere di stile di vita improntato sul benessere e sulla
comodità.
In
che senso complessità?
Si
può dire che le persone essendo troppo prese dal fare parecchie cose
tutte insieme non curano più gli aspetti relazionale e di
condivisione con gli altri.
A
complicarsi sono dunque i rapporti interpersonali che stanno
divenendo sempre più scarni e sporadici.
Ragazzi,
ma anche adulti che passano gran parte delle loro giornate ad
utilizzare telefonini, a stare davanti al computer o al televisore,
non trascorrono più il loro tempo insieme ai loro coetanei, non si
confrontano con loro e non condividono con altri le proprie
esperienze.
Siamo
di fronte ad un problema di incomunicabilità diffusa e sempre più
in aumento.
Quali
soluzioni adottare?
Esiste
un modo per conciliare il benessere favorendo contemporaneamente i
rapporti interpersonali?
...Riflettiamoci...
C.V.
Nessun commento:
Posta un commento