giovedì 30 gennaio 2014

DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

Sembra quasi che ormai la nostra vita quotidiana sia divenuta un protocollo da seguire: un programma da rispettare in maniera rigorosa.
Il tempo per fermarsi a pensare, a riflettere, a dialogare con gli altri, a condividere le proprie esperienze di vita si è ridotto all'osso: si parla appunto di “ritagli di tempo”, una famosa espressione spesso menzionata da molti.
La mole di cose da fare è consistente e non si fa attendere troppo.
Non esiste più il cortile di una volta dove i bambini e le famiglie si riunivano quotidianamente per giocare insieme e discutere fra adulti, dove passavano parecchio del loro tempo libero.
Tutto ciò è ormai un lontano ricordo e pochissimi portano ancora avanti questa sana tradizione.
A che cosa è dovuto questo radicale cambiamento di stile di vita?
Le cause relative a questo fenomeno sono molteplici e differenti le une dalle altre.
Il tenore di vita è aumentato molto rispetto a una volta, soprattutto in quest'ultimo decennio.
La gente non deve più rammendare i propri capi di abbigliamento, ma quando si logorano li sostituisce con altri nuovi di zecca.
Oggi giorno hanno tutti telefoni cellulari sofisticati e super tecnologici, vestiti costosi di marca, computer all'ultimo grido, automobili di lusso e molto altro ancora.
Tutto ciò si può riassumere in un' unica parola: “benessere”.
Insomma, tutti questi aspetti sembrerebbero positivi poiché hanno contribuito a migliorare negli anni lo stile di vita delle persone.
Quali sono i pro i contro di questo fenomeno?
Bé, c'è da dire che le comodità fanno stare meglio tutti sotto ogni punto di vista: ad esempio si fa prima a viaggiare in auto rispetto che in bicicletta o a piedi, oppure si guadagna tempo a comprare confezioni di pasta già pronte rispetto al fatto di dover preparare a mano il composto nella propria cucina.
Gli aspetti negativi invece possono essere ricondotti alla complessità di questo genere di stile di vita improntato sul benessere e sulla comodità.
In che senso complessità?
Si può dire che le persone essendo troppo prese dal fare parecchie cose tutte insieme non curano più gli aspetti relazionale e di condivisione con gli altri.
A complicarsi sono dunque i rapporti interpersonali che stanno divenendo sempre più scarni e sporadici.
Ragazzi, ma anche adulti che passano gran parte delle loro giornate ad utilizzare telefonini, a stare davanti al computer o al televisore, non trascorrono più il loro tempo insieme ai loro coetanei, non si confrontano con loro e non condividono con altri le proprie esperienze.
Siamo di fronte ad un problema di incomunicabilità diffusa e sempre più in aumento.
Quali soluzioni adottare?
Esiste un modo per conciliare il benessere favorendo contemporaneamente i rapporti interpersonali?
...Riflettiamoci...


C.V.

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