Questa palude
maleodorante e marcia: la mia vita.
Sono uno schiaffo
all'ordine, alla concretezza, alla precisione, al rigore...
Mi sento risucchiare
dalle sabbie mobili arcigne e soffocanti della vita...
La palude è il mio
luogo reale: ci vivo ogni giorno.
Non so che farne delle
mie azioni quotidiane inconcludenti e fallimentari...
Sono la palude: vivo
nella palude...
Odoro tanfo ogni
giorno...
Calpesto sporcizia
continuamente...
Non so che farmene
della mia accidia...
Non so che farmene
della mia pigrizia...
Non so che farmene
della mia vigliaccheria...
Scrivo versi...
Mi fanno dimenticare
la palude fetente...
Scrivo e penso
all'Infinito...
E respiro profumo di
mughetto fresco...
E respiro la vita dei
sogni...
Solo così riesco a
stare bene...
Risorgo dalla morte
delle sabbie mobili...
Risorgo dal marcio...
Risorgo dalla
sporcizia...
Risorgo dal cimitero
più lugubre e macabro...
Risurrezione del
cuore...
Risurrezione dei
sogni...
Risurrezione della
mente....
Risurrezione poetica.
C.V.
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