Mi sembra a volte, se non in alcuni casi addirittura spesso, che i bisogni dei bambini vengano piegati ed adattati a quelli degli adulti. Vorrei addentrarmi in maniera più specifica in questa tematica suddetta con alcuni interrogativi che forse possono aiutarci ad inquadrare e chiarire meglio il problema: non è che forse al giorno d'oggi ci si concentra un po' troppo sul fare tante cose non pensando di conseguenza molto alla qualità di come le si fa? E questo fare frenetico e continuo da parte degli adulti non potrebbe causare nei bambini ansie ed insicurezze? Forse gli adulti pensano un po' troppo ai risultati immediati ed eccellenti e poco ai processi ed ai percorsi per raggiungerli in maniera sana e serena?
Vorrei lasciare aperte queste domande perchè secondo me non hanno delle risposte certe ed assolute, ma sfumate e molto diverse fra loro: ciascuno dunque si può sbizzarrire in base ai suoi punti di vista sempre però restando nei limiti della civiltà e del rispetto delle idee altrui. Io penso che anche gli adulti "facciano i capricci": mi viene in mente un esempio molto concreto nel mondo dello sport, soprattutto nel calcio che abbiamo sotto i nostri occhi tutti i giorni anche in televisione. Spesso gli adulti spingono i ragazzi alla competizione a livelli eccessivi causando dunque in loro ansie sotto diverse forme, aggressività e ossessione verso la vittoria sempre e per forza, guai se in una qualsiasi gara dovessero arrivare secondi o peggio ancora tra gli ultimi: sarebbe una vergogna! Forse allora bisogna lavorare un po' di più sui capricci degli adulti e non su quelli innocenti e normali dei bambini...E qui potrei andare avanti a scrivere ancora per ore, ma voglio dare spazio anche alle vostre opinioni...
Chiara
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