venerdì 6 novembre 2015

DOLCE RIFUGIO

Il pesce fuori dall'acqua boccheggia...
Saltella: si dimena in tutti i modi pur di ritornare nel suo vivente habitat...
E quando finalmente ci riesce, guizza via giulivo verso i profondi abissi...
Come una boccata d'aria fresca: le sue branchie argentate si gonfiano
e sgonfiano a dismisura...
Anch'io sono quel pesce...
Quando il timore mi assedia...
Quando l'insicurezza mi attanaglia...
Mi getto a capofitto in questo mio mondo amico...
E mi rianimo di allegria...
E mi riempio l'anima di soavi emozioni...
E' così bello ascoltare ciò che il cuore racconta...
E' così bello tuffarsi in quel mare che parla di dolcezza
e di passione...
Ho un ultimo anelito di vita a cui aggrapparmi,
c'è ancora una vera speranza:
la voce della poesia.
C.V.

IL GRANDE BAMBINO

Quando guardo l'orizzonte vedo un cielo infinito...
E' il firmamento: parla d'amore...
Sto distesa là su quel prato ad osservare le stelle,
avvolta da una lieve brezza estiva...
L'erba verdeggiante mi accarezza la pelle...
Il mio viso si rispecchia nella tonda e lucente luna piena...
Un brivido di ebrezza mi scorre lungo la schiena...
Guardo il cielo e vedo lo sguardo innocente di un bambino...
La mia anima si bea e il mio cuore si fa gioioso...
I miei occhi brillano come i suoi...
Lui mi guarda, mi parla e da lassù sento la sua presenza,
il suo richiamo...
E' come un segno:
Un segno del destino...
Un immenso amore, un'immensa gioia:
quella che un giorno avrò quando sarò madre...
I suoi occhi parleranno d'amore...
I suoi occhi saggi capiranno ogni cosa sul mondo...
E i nostri abbracci saranno intensi: una cosa sola...
E le nostre parole saranno scolpite sulle pareti dei
nostri cuori uniti per sempre...
Un grande tesoro da custodire:
l'unica perla preziosa della vita...
L'amore immenso di una madre:
il diamante più prezioso.

C.V.

martedì 3 novembre 2015

SOGNO D'AUTUNNO


Era il Paradiso in quell'aurea pacifica e turchina...
Un azzurrino di acqua limpida inebriava la mia mente...
Piacevoli voci di ragazzi insieme alla mia a comporre una dolce melodia...
Tanti amici con cui ridevo...
Gioivo...
Cantavo...
Forse una canzone...
Forse un ricordo...
Caldo d'estate e sole...
Quell'acqua tiepida sulla mia pelle...
Un profondo blu mi avvolgeva...
Sensazioni d'amore che bussavano alla porta del mio cuore...
E la dolce voce di quel fratello che non è mai esistito...
E i suoi capelli riccioli e morbidi fra le mie dita...
E lui che nuota felice nell'acqua turchina...
Così ci tuffiamo insieme nel profondo blu...
E risate...
E abbracci...
Ho voluto scolpire questo scorcio di sogno...
A ricordo di questa grande gioia provata...
Dimenticando per un po' le mie paure e fobie...
Lasciando la scia della mia pazza mente...

C.V.

LIMBO ETERNO

A dolci silenzi cerco di ricondurmi...
Il sopraggiungere dell'Aurora mattutina tenta di far giungere alla mia mente
piacevoli ricordi...
Provo a toccarli,
ma sono come fantasmi...
Ormai sempre più sbiaditi con il passare del tempo...
Ormai sempre più impercettibili...
Il silenzio li porta lontano come foglie d'autunno spazzate via dal vento...
E la magia presto scompare...
E si tramuta in severa realtà,
in un tunnel buio dove trovo perdizione...
Quando l'acqua sgorga dalla fonte è sempre impetuosa...
Come il mio cuore quando si affastella di cattivi pensieri...
Quando sente il peso dell'egoismo e dell'odio...
Il suono sordo e roboante della tromba si fa sempre più vicino ai miei orecchi...
E' il richiamo della mia natura...
Destinata ad eterni silenzi...
Destinata ad una vita solitaria...
Ovunque ed in nessuno luogo...
Sono viva e morta...
Sono un fantasma che vaga alla ricerca di un posto in Paradiso...
Attraverserò sempre le porte di ogni cuore,
ma non lascerò mai il segno....
Come un soffio di vento.

C.V.

lunedì 2 novembre 2015

GIOCO POETICO

La poesia...
Non è semplicemente un'accozzaglia di parole
che volano via...
La poesia è allegria...
E' musica ed ironia...
E' così bello pensare, scrivere e poetare...
E così belli e profondi sempre saranno...
I versi di quei grandi scrittori che sempre si ricorderanno...
L'arte del poeta...
L'anima di tutti sempre allieta...
Scrivo del mio tormentato essere: non so cosa riuscirò a trasmettere...
Dilettanti sono i miei versi...
Sempre miseri e controversi...
Chi mai potrà capirli?
Però si può tentare di scoprirli...
La poesia nasce da dentro...
Scrivo sempre ciò che sento...
E mai mento...
All'alba di un nuovo Rinascimento...
Molti misteri procurano un certo godimento...
E rido...
E ballo...
E canto...
Cerco di allontanare il mio tormentato pianto...
Avvolta nel mio candido manto...
Ed ora un raggiante sole splende...
Apriamo le tende:
chissà se qualcuno mi intende.

C.V.




mercoledì 28 ottobre 2015

MALINCONICA PERDIZIONE

Sono qui a raccogliere i cocci della mia vita passata...
La Torre di Babele è presto crollata: era soltanto di sabbia...
I sogni sorreggevano tutto e la torre stava in piedi,
ma ciò non è durato molto a lungo...
Il tempo è ormai trascorso repentino...
Il muro della vita si è ad un certo punto erto innanzi come un vigile severo e perentorio...
A volte la vita si diverte a prendere in giro...
E' spietata e menzognera...
Soltanto i bambini dicono sempre la verità: con la loro innocenza ti raccontano tutto, sanno tutto,
vedono tutto...
Sono dei piccoli saggi...
I bambini non hanno la Torre di Babele, ma una vera armatura rinforzata...
I loro occhioni grandi ti parlano apertamente della vita...
Cerco di scrivere quattro parole sconnesse, chissà, magari solo per magra consolazione...
Perché ormai la mia armatura è diventata un fragile castello di sabbia:
una caotica Torre di Babele...
E mi rendo conto che non sono più quella bambina di un tempo...
E avverto che quel muro a poco a poco si farà sempre più alto...
E sento di essere una milionesima triste e malinconica parte di questo universo così caotico, complesso
ed esagerato...
Non ci si accorge quando una goccia cade piccola e silenziosa nell'oceano...
Solo io so di essere quella goccia,
ma chi mai mi troverà?


C.V.

giovedì 1 ottobre 2015

NULLA

Una sensazione di bianco mi procura il trascorre dei miei giorni...
Sono una palla che rotola senza sapere dove va...
L'aria che mi riempie i polmoni si fa viziata...
Pesa di vuoto...
Respiro a fatica...
La catatonia del bianco che sa di freddo...
Le mie labbra pallide senza rossore...
Sono un foglio bianco su un tavolo...
Là abbandonato...
L'epoca delle grandi imprese non è ancora stata scritta...
Come una confusione mi prende...
E il bianco vedo...
Un corpo anonimo ed esanime...
Bianco.

C.V.