lunedì 31 marzo 2014

ALTALENA DI RICORDI

Mi lascio trasportare dal cuore...
Mi lascio trasportare da una scia di ricordi che percorre la mia mente assorta...
Sono come un fiume che scorre giù saltellante lungo la sua verdeggiante valle...
Ripercorro i ricordi di un felice tempo vissuto...
Sono come un'altalena issata ad un albero vicino ad un'elegante casupola di montagna...
Immagino di salire su quell'altalena e di muovermi a ritmo della leggera brezza di montagna...
Non  mi fermo mai: sono il vento...
Mentre ondeggio serena alzo il capo e scorgo un cielo terso e turchino sopra di me...
E contemplo i silenzi di quel luogo che mi trasmette una pace ed una tranquillità soavi...
Il sole è ancora alto nel cielo: riscalda il mio viso...
Dipingo il ritratto di quel ridente paesaggio di montagna...
La mia mente è come una tavolozza ricca di mille colori sgargianti...
Giallo, verde, arancione...
Un arcobaleno di natura...
Un arcobaleno di ricordi.

C.V.





PRIMAVERA DI BELLEZZA

Ho conosciuto la forza di quella montagna: i suoi soavi silenzi...
La sua brezza leggera e fresca mi accarezzava il viso mentre percorrevo serena i suoi verdeggianti sentieri...
Ho conosciuto la tranquillità e la pace di quella montagna ridente...
Ho conosciuto la purezza della sua aria lontana dal caos e dall'inquinamento cittadini...
I miei piedi procedevano sicuri e saldi verso la meta...
Respiravo aria di libertà...
Respiravo aria di puro piacere...
Il piacevole rumorio dei ruscelli giungeva talvolta ai miei orecchi...
I miei occhi vedevano le cascatelle saltellanti del fiume scorrere veloci e spumeggianti lungo la valle...
La mia mente era sgombra e serena...
Il mio corpo era libero di muoversi come un'ape che viaggia di fiore in fiore alla ricerca di un succulento nettare...
I miei pensieri erano sereni e veri...
Camminavo assorta pensando alle bellezze di quelle rare casupole dei boschi...
Camminavo assorta pensando alle bellezze degli alberi e dei prati verdeggianti pronti per una nuova primavera...
Ad una primavera gagliarda...
Ad una nuova vita.


C.V.

venerdì 28 marzo 2014

LIBERTA' DI, MA ANCHE RISPETTO PER

Non esiste la normalità: nulla è giusto o sbagliato in maniera categorica...Chi siamo noi per dire che ciò che pensa una persona sia sbagliato soltanto perché non corrisponde alle nostre idee?
Dire che l'essere umano è un po' folle non è del tutto sbagliato poiché la normalità in senso assoluto non esiste altrimenti saremmo come le macchine: la follia in giusta misura non è da denigrare.
Nessuno dovrebbe essere costretto a subire giudizi negativi da parte di altri solo perché si veste in un certo modo o ha uno stile tutto suo di agire, di pensare , di essere e di porsi verso mondo.
Chi legge questi miei pensieri è libero di avere delle idee diverse dalle mie che esprimo in queste righe: non condividere però non significa non rispettare.
Se vedo passare per strada un ragazzo con uno stile di abbigliamento che io non indosserei mai lo guardo, ma non lo giudico male poiché penso che ognuno si vesta come vuole.
Mi piace guardare il mondo uscendo da certi schemi mentali imbriglianti e rigidi: le regole esistono, bisogna rispettarle, ma mai estremizzarle sotto nessun punto di vista.
Se una persona è ricca, ma ha guadagnato i suoi soldi "rimboccandosi le maniche" non vedo perché non possa spendere il suo denaro come voglia: perché giudicarla male solo perché è ricca?
Se ad un ragazzo piace andare in discoteca non è detto che nella vita sia un fannullone od uno stolto: secondo me "mai fare di tutte le erbe un fascio".
Non amo ragionare per cliché: ritengo che mortifichino la libertà di pensiero e rendano schiave le persone di una falsa mentalità che non appartiene loro veramente.
Io penso che si viva una volta sola e che ognuno sia libero di vivere la sua vita come meglio crede, l'importante è che rispetti il prossimo anche se ha delle idee ed uno stile di vita diverso dal suo.
Io non penso che sia viziata una persona che si compra il Mercedes, ma secondo me invece è viziato uno che se lo compra con i soldi di altri senza avere fatto nessun tipo di fatica per guadagnarseli.
Non sono un tipo di persona che teme i giudizi degli altri: li temo soltanto quando vengono espressi in maniera arrogante ed aggressiva, poi apprezzo il dialogo ed il confronto nonostante le mie idee siano diverse rispetto a quelle di altri.
Il mondo è bello perché vario e soffocare le idee delle persone soltanto per il gusto di estremizzarle imponendone alcune piuttosto di altre mi sembra alquanto ridicolo e riduttivo.
Io non penso ad esempio che tutti gli imprenditori sfruttino i loro dipendenti e siano infidi nei loro confronti poiché secondo me ce ne sono anche  di molto in gamba che per arrivare a certi livelli hanno lavorato sodo con convinzione, impegno e passione; poi naturalmente ci saranno altri imprenditori che hanno "giocato sporco" e che non si meritano nulla.
Io sono convinta che prima di giudicare qualcuno o qualcosa si debba conoscere bene le persone che si hanno davanti e le diverse realtà in cui operano e sono inserite, poi una volta fatto allora si potrà giudicare, ma mai prima.

C.V.










giovedì 27 marzo 2014

LA SCINTILLA CHE HA ACCESO IL FUOCO DELL'EVOLUZIONE

Il termine "globalizzazione" fa pensare a molti aspetti sia positivi, sia negativi della società:
la tecnologia, il progresso nel settore terziario e via discorrendo.
Si assiste ormai da tempo ad un avanzamento e ad un'evoluzione dello stile di vita delle persone in tutti i suoi elementi: dunque ogni aspetto della vita è globale.
Il fenomeno della globalizzazione  ha dato il "la" al processo di immigrazione, nonché allo sviluppo della tecnologia in tutte le sue sfaccettature.
I popoli si sono ormai incontrati da parecchi anni a questa parte: etnie diverse hanno iniziato ad integrarsi in paesi esteri .
In Italia conviviamo ormai da diversi anni con persone provenienti da svariati paesi del mondo: questo processo inizialmente non deve essere stato semplice, ma poi con il passare del tempo è divenuto sempre meno spinoso.
Con il sopraggiungere del fenomeno della globalizzazione il benessere della gente è aumentato notevolmente: la grande carovana di persone che si sposta da un paese all'altro ha reso possibile la conoscenza di cose, mondi e popoli che fino a trent'anni fa non si era neppure consapevoli che esistessero. La mentalità delle persone è diventata più elastica, aperta verso la scoperta di cose nuove, mentre una volta si conosceva soltanto il proprio paese d'origine, il proprio lotto di terra e la propria lingua madre.
Questo fenomeno di massa e di grande portata ha condotto a molti vantaggi, ma racchiude anche al suo interno alcuni difetti, fra cui secondo me lo sradicamento, non ancora totale, ma abbastanza consistente delle tradizioni popolari che stanno sfumando sempre di più verso un'unico "modo di pensare".
La mescolanza di popoli, tradizioni e lingue ha creato un "calderone indefinito" di svariate ideologie che per certi versi si somigliano, ma che per altri sono molto diversi.
Non è facile dunque trovare una quadra adeguata in questo mondo reso appunto "globale" poiché mettere d'accordo molti popoli diversi e farli convivere fra loro con tutti gli aspetti che ne conseguono non è di certo un'operazione facile.
Sembra quasi che ormai i paesi del mondo stiano perdendo la loro identità, la loro storia: si stanno dunque spersonalizzando dal punto di vista delle proprie tradizioni ed origini.
C'è da sperare che questa perdita venga sostenuta e rinforzata da degli avanzamenti ideologici, sociali, politici e tecnologici propositivi, prosperi, sani e all'avanguardia con la speranza di un mondo migliore sotto tutti i punti di vista.

C.V.