lunedì 18 febbraio 2013

NOSTALGIA

Guardo la pioggia...
Quelle gocce sul vetro della finestra...
Che scivolano lente e malinconiche.
Non sanno dove vogliono arrivare.
Raggiungendo la terra, la materia, il cosmo.
Guardo la pioggia...
Una lacrima salata.
Il niente sovrasta il tutto.
Lo soffoca.
I miei occhi vitrei al suon della pioggia.
Il trasparente prevale sull'opaco.
I miei occhi lucidi e languidi.
Guardo la pioggia...
Il mio sguardo fisso: gli occhi sbarrati.
La mia musica è questa, la mia poesia è questa.
E le mie pene: sono come quelle gocce lente e malinconiche.
Il canto: l'ho perduto...
Tra le mille gocce senza meta.
Guardo la pioggia...
Poesia.


C.V.


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