Sono qui sulla riva.
Sulla riva del mio cuore malato
e affranto.
Sfioro la sabbia sottile con le dita
e penso.
Il mio corpo è tutto accartocciato
a formare una spirale
di vaghi e desolati pensieri.
I miei occhi sono nebulosi e umidi
di acqua salmastra.
Ascolto i fruscii del vento
e delle spumose onde.
Mi ascoltano: loro.
Mi capiscono: loro.
Poi l'acqua si ritrae dalla sua distesa onda.
Un brivido di malinconia:
di nulla intenso.
Sembra non finire mai questo attimo.
Le mie speranze sono attonite e
i miei sentimenti deboli.
Il mio cuore batte lento.
Ora.
Sempre.
Saluto la riva.
La spiaggia.
IL mare.
IL vento.
La sabbia.
Mi ascoltano: loro.
Mi capiscono: loro.
Sto bene qui.
Ma ora devo lasciarli.
Ora raggiungo un posto in cui non so stare,
in cui non so comportarmi.
La vita.
Chiara
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